L’acacia è una pianta di origine americana ed in Europa la troviamo solo nella specie “falsa acacia”: Robinia Pseudoacacia L.. Vi sono diverse varietà della Pseudoacacia L. diffuse in Europa.
In Italia possiamo trovare la Robinia Pseudoacacia L. fino ad altitudini di 1000 m. e fino
a 1500 m. nel caso delle regioni meridionali. Nel nostro paese è principalmente diffusa in
Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana. Alcune varietà sono spesso utilizzate come albero ornamentale nelle strade della capitale e per questo scopo si diffuse rapidamente in Europa già all’inizio del XVII secolo.
Si attribuisce l’importazione di questa pianta a Jean Robin ed a questo erborista si riferì Linneo per la sua denominazione. In Italia comparve comunque più tardi, intorno al XVIII secolo.
Note di Botanica
E’ una pianta arbustiva ed arborea di medio dimensioni la cui corteccia si presenta di colore scuro e solcata longitudinalmente.
Viene classificata come pianta infestante per il suo apparato radicale particolarmente pollonifero.
La chioma è ramificata ed ogni foglia è formata da più foglioline che terminano con una fogliolina apicale disposta sulla nervatura centrale.
Le foglie si presentano di colore verde brillante e sono obovate ed in alcune varietà sono dotate di stipole trasformate in spine.
Grappoli peduli compongono la fioritura di Robinia ed il colore dei petali è generalmente bianco o, più raramente, rosato.
Sul fondo del fiore troviamo il nettare, facilmente accessibile alle api. La Robinia è classificata come leguminosa ed infatti il frutto è un legume che ospita da tre a dieci semi.
Il miele di Acacia
Essendo la produzione di nettare molto abbondante e facilmente raggiungibile dalle api, l’Acacia consente una eccellente produzione a livello quantitativo e qualitativo di miele. Essendo un miele con un’alta percentuale di fruttosio (circa il 60%) raramente si hanno fenomeni iniziali di cristallizzazione nel miele di Acacia. E’ un miele non ricco di polline e di sali minerali e presenta lo svantaggio di diventare un miele “millefiori” anche in presenza di piccole quantità di altri nettari che si siano aggiunti
al nettare di Acacia. Ciò, naturalmente, influenza il contenuto di glucosio e può rendere un miele “ritenuto” di pura Acacia
facilmente cristallizzabile. E’ un miele delicato al trattamento meccanico in fase di smelatura ed una eventuale presenza di acqua può variare sensibilmente la percentuale di glucosio “cristallizzabile”. Generalmente si ovvia a questi inconvenienti riscaldando il miele a temperature di 35°C. Un miele di Acacia estratto a questa temperatura, e con un’umidità entro i limiti previsti,
consente di ottenere un miele liquido e difficilmente cristallizzabile nel tempo. E’ un miele che può avere un leggero effetto lassativo.
Organolettica del miele di Acacia
Aroma: non ha retrogusto ma è molto delicato e vanigliato. Poco persistente.
Sapore: molto dolce
Colore: molto chiaro dal giallo paglierino all’incolore
Stato: liquido, difficilmente cristallizza completamente
Odore: fruttato, ricorda vagamente quello dei suoi fiori.