Rivestire i muri della propria abitazione con le perline è un’operazione pratica e facile da realizzare anche per chi non ha dimestichezza con i lavori di falegnameria.
Oltre ad abbellire la pareti di casa, le perline offrono l’indubbio vantaggio di isolare i muri, in modo particolare quelli che danno verso l’esterno. Inoltre, nell’intercapedine presente (come vedremo) tra il muro e le perline è possibile inserire materiali isolanti e termoacustici, come polistirolo, lana di vetro, migliorando ancora le capacità isolanti della perlinatura.
Cosa sono le perline
Le perline sono tavole di legno con scanalature, maschio e femmina, lungo i lati maggiori per agevolare l’incastro delle stesse. Ve ne sono di diverse essenze e di spessori e sagomature varie. Solitamente però sono di legno di abete, pino, pitch pine. Lo spessore standard varia tra gli 8 ed i 10 mm, la larghezza è sui 10 – 12 cm, mentre la lunghezza può essere anche di 2 – 3 o 4 metri. La “faccia” interna è grezza e va rivolta verso il muro, mentre a vista va esposta quella lavorata, più liscia. Inoltre è facile trovare in commercio perline già trattate e pronte per essere posate.
Per il loro fissaggio solitamente si realizza un telaio di listelli, anche grezzi, di abete, che viene fissato a muro in maniera da disporre le perline sopra di esso. Solo nel caso di muri perfettamente lisci è possibile collocare le perline direttamente a contatto di essi, ma è comunque sempre preferibile realizzare il telaio per isolare le assi di legno da eventuali muri umidi e per realizzare un’intercapedine di aria utile come isolamento.
Quindi, qualora si intenda disporre le perline verticalmente, si realizza un telaio con listelli orizzontali, aventi uno spessore di 2,5 – 3 cm ed una larghezza di 3 – 5 cm. Si pongono ad una distanza di 50 – 60 cm l’uno da l’altro e possono essere lunghi anche quanto la parete, ma è meglio che siano più corti e un po’ distanziati (quelli sulla stessa linea) per permettere una migliore circolazione d’aria particolarmente indicata per mantenere asciutta la parete qualora questa soffrisse di umidità.
E’ importante durante la posa delle perline, verificare la perfetta verticalità delle stesse aiutandosi con un filo a piombo. Qualora sia necessario intervenire si possono inserire dei piccoli spessori sotto i listelli del telaio per garantire “il piombo” della perlina che dovrà ad essi fissarsi.
Il listello inferiore, il più basso, dovrà essere ad una distanza di circa 3 – 4 cm dal pavimento, mentre l’ultimo, il più alto, in prossimità del limite delle perline.
I listelli vengono fissati a muro mediante tasselli ad espansione.
Messa in opera delle perline
Iniziamo da un angolo, posizionando la perlina con lo spigolo femmina sull’angolo, si controlla la sua perpendicolarità e la si ferma sui listelli sottostanti con dei chiodini senza testa messi sul bordo del dente o comunque in posti non visibili. Poi si incastra la seconda perlina alla prima con l’aiuto delle mani, per migliorare l’unione delle perline è possibile usare un listello di scarto appoggiato sul bordo della seconda (terza, quarta, ecc.) perlina e battere leggermente con un martello. Si fissa le seconda perlina e si procede fino alla fine della parete. Poiché è impossibile completare il lavoro con l’uso di una perlina intera, quest’ultima andrà tagliata a misura nel senso della sua lunghezza con una sega circolare, o un seghetto alternativo.
Terminata l’operazione di posa delle perline si procede alla rifinitura degli angoli e dei bordi. Sui vari spigoli si applicano bordini sagomati fissandoli con chiodini senza testa o colla. Per i bordi e le varie parti terminali si usano listelli sagomati che meglio si adattano alla circostanza. I battiscopa si applicano nella parte inferiore delle perline, a contatto col pavimento e si fissano con chiodi senza testa, ma lunghi abbastanza da penetrare nel listello sottostante.