Scrivere una sceneggiatura richiede innanzi tutto una buona idea ed una buona capacità nell’espressione scritta… Ma non basta! Se un giorno deciderai di non scrivere più solo per il tuo cortometraggio, ma vorrai inviare il lavoro a qualche produttore o regista, dovrai attenerti ad alcune regole: esistono infatti alcuni “canoni” universalmente riconosciuti, che dimostreranno, da un lato, le tue competenze, e dall’altro eviteranno fraintendimenti tra te che scrivi e chi legge. Questa guida ti permetterà di avere un’idea di come si scrive, tecnicamente e in breve, una sceneggiatura cinematografica.
Hai avuto una buona idea. Sei riuscito a abbozzarla, hai creato un racconto che ti piace. Potrebbe essere l’idea che molti produttori e registi stanno aspettando.
Le regole a cui attenerti prima di inviare il lavoro sono poche, ma fondamentali:
per prima cosa ricordati di scrivere sempre usando il tempo presente. In questo modo chi legge potrà immaginare più facilmente le scene nella sua mente, quasi come se il film si materializzasse istantaneamente.
Altra cosa fondamentale, anch’essa nel bagaglio di ogni sceneggiatore: non scrivere cose inutili.
Scrivi soltanto ciò che andrà in scena, descrivi esclusivamente ciò che verrà carpito dalla macchina da presa, senza grandi introduzioni o descrizioni di ciò che, materialmente, “non esiste”.
Ciò che vorrai vedere nel film è ciò che dovrai scrivere. Il linguaggio che devi utilizzare deve essere sintetico e diretto.
Impara a suddividere il tuo lavoro in scene. La scena aiuta moltissimo a comprendere la vicenda, e le ambientazioni in cui essa si svolge.
Agisci in questo modo, considera una scena ogni cambio di location nella tua narrazione.
Segnala ogni scena con un numero, in ordine crescente, e descrivi la location in modo diretto.
Dopo il numero della scena scrivi se è in INTERNA o in ESTERNA, l’ambiente (ad esempio, un prato, un cinema, un treno, etc.) ed il momento (GIORNO o NOTTE). Uno schema del tipo:
1) INTERNA, CINEMA CRISTALLO – NOTTE
è perfetto per inquadrare la scena.
4 Anche l’impaginazione della sceneggiatura è un aspetto da non sottovalutare;
si parla tecnicamente di tre tipi di sceneggiature: “all’italiana”, “alla francese” e “all’americana”.
La cosa comune a tutte e tre è data dalle parti che compongono la scena.
L’interno della scena deve essere subito “visibile” a chi legge, pertanto all’interno della scena devono esserci una parte descrittiva e dei dialoghi.
Fondamentale è dividere in maniera netta la descrizione dal dialogo, in modo da non generare confusione in chi legge.
Quello qui sopra è un piccolo esempio (seguendo il metodo “all’americana”, il più diffuso).
Si passa dal titolo della scena (vedi passo 3), alla descrizione (in stampatello minuscolo, a tutta pagina), ai dialoghi (centrati – nome di chi parla in maiuscolo, battuta in minuscolo).
In questo modo la tua sceneggiatura è impaginata in modo chiaro. Ora non ti resta che consegnarla a un produttore.