L’umidificatore è uno strumento utile per ripristinare il corretto livello di umidità in una stanza, vediamo come scegliere quello giusto.
La prima scelta da fare è quella relativa alla tipologia, sul mercato si trovano infatti dispositivi con un funzionamento diverso.
La prima tipologia è rappresentata dagli umidificatori a ebollizione, in cui elelettrodi immersi nel serbatoio vengono scaldati con l’elettricità. L’acqua in questo modo bolle e si ha quindi il vapore.
Troviamo poi umidificatori a ultrasuoni, in cui il vapore è creato dalla vibrazione a frequenze ultrasoniche. Questi dispositivi hanno il vantaggio di consumare meno e di non provocare l’effetto condensa.
Una volta scelta la tipologia di umidificatore, bisogna valutare altre caratteristiche.
Per iniziare è importante l’autonomia, che è collegata alla capacità del serbatoio.
Un serbatoio di 4 litri garantisce normalmente una durata superiore a 12 ore.
Da valutare è anche l’emissione, da cui dipende la dimensione della stanza su cui è possibile intervenire.
Un umidificatore con emissioni inferiori a 200 ml/h risulta essere adatto a stanze inferiore a 20 mq.
Per stanze più grandi, da 50 mq, è necessario utilizzare umidificatori un emissioni intorno a 400 ml/h.
Bisogna considerare poi le funzionalità aggiuntive.
La più importante è lo spegnimento automatico, che permette di spegnere il dispositivo quando l’acqua raggiunge livelli troppo bassi.
Interessante è anche la possibilità di regolare le emissioni in base alla dimensione della stanza.
Il timer di funzionamento permette invece di programmare l’umidificatore nel modo desiderato.
Per quanto riguarda i prezzi, si va da 25 euro a oltre 150 euro, a seconda delle caratteristiche.
In genere un umidificatore di qualità, con una capacità di 4 litri e un’autonomia di 15 ore, costa intorno a 80 euro.
Per modelli specifici è possibile vedere questo sito sugli umidificatori su cui sono presenti diverse recensioni.