montagne dell’Himalaya tra i 2000 e i 5000 metri di altitudine, che ha molte affinità con la famiglia dei procioni e degli orsi.
Il manto è morbido fulvo e brunastro, mentre il muso è bianco, con macchie rossicce sotto gli occhi.
Le zampe, di colore nero sfumato, sono plantigrade, ossia negli spostamenti, sono completamente poggiate a terra, mentre la lunga coda è caratterizzata da anelli alternati di color rosso e marrone.
La testa, tonda e massiccia, ha orecchie larghe, erette ed appuntite ed una mandibola corta, forte e robusta.
Il panda minore, pesa tra i 3 e i 6 kg e vive in foreste ricche di bambù con climi temperati, ove conduce una vita notturna e solitaria.
E’ una specie arboricola, che si sposta tra i rami, grazie alla coda.
Nel periodo riproduttivo invernale, il maschio rilascia delle sostanze odorose per facilitare gli incontri e la femmina, lo invita a salirle sulla schiena.
La gestazione dura circa 4 mesi ed in primavera inizio estate, nascono da 1 a 4 piccoli, nel nido costruito nella cavità di un albero oppure in una caverna.
Nelle prime settimane la madre trascorre il tempo con i figli accudendoli ma successivamente si allontana dal nido per periodi sempre più lunghi, facendo ritorno per alimentare i figli e mantenere pulito il giaciglio, ove essi rimangono per 3 mesi anche se solo a 18 mesi, raggiungeranno la maturità sessuale.
L’animale, si nutre di frutti di bosco, uova d’uccello, foglie specie di bambù, radici e di piccoli vertebrati, masticato a lungo prima di deglutire.
Il panda minore attualmente è minacciato dalla deforestazione delle foreste di bambù